C'è un sottile meccanismo di difesa, da parte del nostro subconscio (che è la parte più conservatrice ed ostile al cambiamento di noi), a qualcosa che ci può mettere in discussione.
Questo meccanismo è particolarmente evidente nella interazione su Facebook, che è basata sulla
comunicazione scritta.
Consiste nello smorzare la eco che una frase ha dentro di noi, concentrandoci sul giudizio su chi 'ha pronunciata o su un dettaglio (es. una parola il cui uso ci sembra improprio) anziché su quello che la frase ci sta dicendo su di noi.
E' come guardare il dito che indica la luna, anziché la luna.
Se ci facciamo caso, è un meccanismo piuttosto evidente.
E, quando capita a noi, riconoscerlo significa farsi un bel regalo.
Perchè in quella frase che lo ha fatto scattare, probabilmente, c'è un messaggio importante per noi.
Questo, almeno, secondo me.
Questo meccanismo è particolarmente evidente nella interazione su Facebook, che è basata sulla
comunicazione scritta.
Consiste nello smorzare la eco che una frase ha dentro di noi, concentrandoci sul giudizio su chi 'ha pronunciata o su un dettaglio (es. una parola il cui uso ci sembra improprio) anziché su quello che la frase ci sta dicendo su di noi.
E' come guardare il dito che indica la luna, anziché la luna.
Se ci facciamo caso, è un meccanismo piuttosto evidente.
E, quando capita a noi, riconoscerlo significa farsi un bel regalo.
Perchè in quella frase che lo ha fatto scattare, probabilmente, c'è un messaggio importante per noi.
Questo, almeno, secondo me.
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