Ma partecipare alla commemorazione del primo anniversario della sua morte è forse, emotivamente più duro, perché non sei più imbambolato dal dolore come al funerale, tutto è più reale, più presente, più terribilmente confermato dalla tua esperienza.
Non è stato un giorno facile, ieri, ma è stata anche una occasione di consapevolezza e di riflessione.
Riflessioni sulla morte che modifica ma non interrompe la relazione di amore che si instaura con un'altra anima e riflessioni su di noi, su chi rimane.
Si parla tanto male del genere umano e se ne mettono spesso in evidenza le follie e gli aspetti negativi.
Ma in realtà siamo esseri meravigliosi, capaci di tanto e tanto Amore.
E questo Amore, se gli diamo il permesso di fluire, ci salva.
Ci salva perché è più forte di qualsiasi dolore ed ha la capacità di trasformarlo in altro Amore.
E il permesso di far fluire l'Amore è una conquista che facciamo solo se ci prendiamo la responsabilità di lavorare su noi stessi ogni giorno. Sulla capacità di lasciarlo fluire dentro e fuori di noi, senza se e senza ma.
Questa responsabilità verso me stesso me la sono presa anni fa, quando ho deciso di cambiare la mia vita, e l'ho portata avanti con determinazione e con cocciutaggine anche quando non ne avevo bisogno.
E ora che ne ho bisogno, so come far fluire l'Amore.
Questa, e solo questa, è l'origine della forza che dimostro e della serenità con la quale sono riuscito ad affrontare un anno terribile.
E lo voglio testimoniare perché, forse, la mia testimonianza può aiutare qualcuno.
Buongiorno Anime in cammino!

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